Il regolamento è previsto nell’articolo 1138 del Codice Civile ed è obbligatorio quando all’interno di un edificio il numero dei condomini è superiore a 10, nel caso in cui gli abitanti siano meno si può comunque adottare un regolamento condominiale, ma andrà approvato da tutti.
L’adozione di un regolamento condominiale può essere promossa anche solo da un condomino, ma deve essere votata dalla maggioranza dei presenti in assemblea tramite delibera. I presenti a loro volta devono rappresentare almeno la metà degli abitanti del condominio. Esistono inoltre due tipi diversi di regolamento:
Il regolamento assembleare, che sia volontario oppure obbligatorio, viene approvato tramite delibera dall’assemblea aperta a tutti i condomini. Quello contrattuale invece può essere sottoscritto da tutti i condomini all’unanimità, oppure dal costruttore stesso dell’immobile o ancora dal proprietario originale.
In seguito viene depositato presso un notaio e inserito all’interno del rogito per la vendita. Questo tipo di regolamento inoltre prevede delle limitazioni d’uso sui beni comuni e individuali, che devono essere accettate dal condominio. Il mancato rispetto di una o più regole del condominio può comportare una sanzione che va dai 200 agli 800 euro.
È molto importante sapere che i regolamenti condominiali non possono vietare in alcun modo di possedere animali domestici, come cani e gatti, all’interno dell’appartamento. Possono essere invece poste limitazioni al gioco dei bambini, se dovesse andare a disturbare altri condomini.
Ad esempio può essere vietato di giocare a palla nel cortile, oppure di provocare rumori notturni continuativi, ma può essere vietato anche l’utilizzo di barbecue e cucine mobili nelle aree comuni, arredi non previsti o fioriere. Può essere vietato anche il parcheggio di biciclette o motocicli, se non previsto dal regolamento.
La questione degli orari è piuttosto delicata: generalmente valgono le regole di buona convivenza in condominio, quindi in alcune fasce della giornata non è possibile effettuare attività che provochino rumori continui. Ogni regolamento può dettare le proprie regole relative agli orari, ma in generale, le fasce in cui c’è più libertà relativamente agli orari in cui fare rumore sono le seguenti:
È solitamente vietato fare rumore durante la fascia serale dopo le 21 e nella prima fascia mattutina, prima delle 8, in quanto si deve assicurare la giusta tranquillità agli altri abitanti del condominio. Non esiste una legge che detti degli orari prestabiliti, ma essendo a discrezione di ogni regolamento condominiale, questi possono variare ed è pertanto fondamentale informarsi sulla propria situazione.
Chi non rispetta gli orari di silenzio, infrangendo le regole, può essere sanzionato. E per i lavori condominiali, ci sono orari? Ovviamente anche per i lavori straordinari valgono le linee guida dettate dal condominio.
Anche i balconi sono oggetto importante del regolamento condominiale: pur essendo di proprietà privata e quindi, non considerati zone comuni, esistono comunque delle limitazioni. La manutenzione e le opere di ristrutturazione sono totalmente a carico del proprietario, ma ci sono alcune cose che sono vietate, per garantire le regole di buona convivenza con il vicinato. Tra queste ci sono sicuramente:
Alcuni regolamenti condominiali poi possono vietare attività più semplici come stendere i panni o prendere il sole anche in costume, ma tali divieti vanno motivati per cause di decoro architettonico o altro.